Un sabato sera nel centro di Madrid. Due guarimberos e il loro libraio preferito bevono e mangiano insieme discutendo di letteratura, cinema, vita. Boom: nasce il progetto.
Perché non condividere con i nostri vicini il vasto repertorio di cortometraggi che La Guarimba International Film Festival ha in serbo nell’intimo e storico seminterrato di Sin Tarimba Books, un ex rifugio per la guerra civile spagnola?
Invece di curare i migliori cortometraggi di un anno in particolare – come di solito fa un festival cinematografico – l’idea è di articolare i film attorno ad argomenti, fornendogli così nuovi significati, connessioni e dimensioni per l’amore della controversia, della provocazione e dell’apertura mentale.
Un atto collettivo di cultura, in cui una proiezione tematica che mostra il lavoro di registi di tutto il mondo è seguita da una discussione aperta. Spettatori, organizzatori e librai condividono pensieri e dubbi, riferimenti e raccomandazioni, costruiscono legami e allargano lo sguardo, per poi ritrovarsi tutti insieme in un corteo laico attorno ai bar locali.